Risarcimento Danni Incidente Stradale Mortale

iure hereditario: risarcimento dovuto agli eredi della vittima non deceduta istantaneamente 

Si tratta più precisamente di un danno direttamente subito dalla vittima nel periodo fra la lesione ed il decesso che si trasferisce agli eredi. Nel lasso di tempo che intercorre tra il fatto e il decesso infatti vengono riconosciuti alla vittima tutta una serie di danni riconducibili ai danni non patrimoniali (biologico, morale ed esistenziale).
Se in questo periodo di tempo, la vittima primaria è cosciente delle proprie condizioni con la conseguente sofferenza che ne deriva, ha diritto ad un risarcimento che a causa della sopravvenuta morte viene trasferito agli eredi. 
I danni sono solitamente raccolti nelle due espressioni: danno biologico terminale e danno morale catastrofico. 

Il danno terminale è un tipo di danno biologico “speciale” e si intende la lesione dell’integrità psicofisica patita dalla vittima diretta.

Con danno morale catastrofico si intende lo stato di profonda ed intensa sofferenza interiore vissuta, in caso di morte non istantanea, dalla vittima principale di un
sinistro stradale. Vittima, che per un apprezzabile lasso di tempo ,ha atteso lucidamente e coscientemente la fine della propria vita.

Per essere esaustivi c’è anche un altro tipo di danno, danno tanatologico, molto dibattuto e attualmente nella maggior parte dei casi non considerato nel calcolo delle voci di danno, che riconoscerebbe un risarcimento da trasferirsi agli eredi anche quando la morte sopraggiunga immediatamente dopo il sinistro.

Risarcimento incidente stradale mortale: tempi 

I tempi per il risarcimento da sinistro stradale mortale dipendono da diverse variabile ed è difficile avere indicazioni su una tempistica certa. Prima che la compagnia assicurativa, a seguito della denuncia di sinistro stradale, elabori un’offerta deve attendere l’esito delle indagini preliminari. Tale procedura solitamente ha una durata di sei mesi. A seguito di questa e in base agli elementi probatori emersi l’assicurazione propone un’offerta. 
In caso di necessità si può accettare la proposta della compagnia assicurativa come acconto sul maggior dovuto e andare avanti con la pratica di risarcimento. 

 

Chiudiamo questo articolo con una parte delle sentenza pronunciata dalla suprema corte nel 2014 che afferma: 

la morte ha per conseguenza la perdita non già solo di qualcosa bensì di tutto;
non solamente di uno dei molteplici beni, ma del bene supremo della vita;
non già di qualche effetto o conseguenza, bensì di tutti gli effetti e conseguenze,
di tutto ciò di cui consta la vita della  vittima
e che avrebbe continuato a dispiegarsi in tutti i molteplici effetti suoi propri se l’illecito non ne avesse causato la soppressione;